CHICAGO - Le ragazzine obese raggiungono prima la pubertà. E dato che l'obesità tra i bambini è sempre più diffusa, di conseguenza si starebbe abbassando l'età media in cui le ragazze vanno incontro alle trasformazioni tipiche del passaggio all'età adulta. E' quanto scrive la rivista di medicina infantile 'Pediatrics' che ha pubblicato uno studio pluriennale condotto dall'università del Michigan su 354 bambine, seguite dai tre ai 12 anni. I ricercatori hanno rilevato che le bimbe in sovrappeso già a tre anni, e che continuavano a ingrassare anche nei tre anni successivi, raggiungevano la pubertà in anticipo rispetto alle coetanee di corporatura normale. E cioè già a nove anni. La teoria è che ad anticipare lo sviluppo del corpo femminile è la 'Leptina', un ormone prodotto dai tessuti adiposi.
"Alcuni studi precedenti avevano sottolineato che le ragazzine con pubertà precoce tendono ad avere un elevato indice di massa corporea - ha sottolineato Joyce Lee, a capo del team di ricerca - ma ancora non era chiaro se era la precocità dello sviluppo a comportare l'aumento di peso o il contrario. La nostra ricerca dimostra invece che è giusto il secondo caso", cioè che le bimbe più in carne crescono prima.
E le conseguenze di questa tendenza sono potenzialmente pericolose. Nello studio si sottolinea infatti che "una pubertà precoce è stata associata a una quantità di esiti negativi per la salute, tra cui disordini psichiatrici, problemi di socializzazione, precoce uso di alcohol e sigarette, obesità diffusa nell'età adulta e persino cancro all'apparato riproduttivo e al seno". Inoltre la pubertà precoce si associa anche ad un abbassamento dell'età dei primi rapporti sessuali, aumentando il numero di gravidanze in adolescenza.
Già in precedenza era stato ipotizzato che l'età della pubertà femminile si stesse abbassando rispetto alle adolescenti di 30 anni fa. Ora la ricerca confermerebbe questa ipotesi, tanto più che nel frattempo l'incidenza dell'obesità è in costante aumento.